“Che stress”
Quanto spesso ti capita di dirlo?
E se ti dicessi che non è sempre una cosa così negativa come pensiamo?
DISTRESS ED EUSTRESS: DUE FACCE DELLA MEDAGLIA
Il termine stress fu inventato in ambito metallurgico per definire la pressione che un materiale poteva sopportare. È stato quindi poi adattato agli umani riferendosi punto alla quantità di pressione, data da impegni, scadenze, richieste, doveri, che ci ritroviamo ad affrontare nella vita quotidiana.
Nel lontano 1936, l’endocrinologo Seyle intuisce però che questa pressione non è sempre negativa, anzi, talvolta può essere molto adattiva. Distingue così due tipologie di stress differenti:
• DISTRESS: cioè lo stress negativo, che è quello a cui solitamente ci riferiamo quando diciamo di essere stressati. Si tratta infatti di un livello di pressione troppo alto che influisce negativamente sul nostro benessere: diminuisce le energie e le risorse, indebolisce il sistema immunitario, ci rende meno capaci di gestire le emozioni e di stare in relazione con gli altri.
- EUSTRESS: cioè lo stress positivo. Si tratta di un livello di pressione ottimale, né troppo basso, ne troppo alto, che ci permette invece di utilizzare al meglio le nostre risorse fisiche, emotive e mentali.
Per poter ottenere una condizione di Eustress è quindi necessario ricercare un equilibrio nella vira quotidiana che ci permetta di restare attivati senza eccedere. Infatti livelli di stress troppo alti per un periodo prolungato portano a conseguenze importanti come il Burnout.

COME TROVARE UN EQUILIBRIO SOTTO PRESSIONE
Lo so, non sempre è facile mantenere un equilibrio. A proposito, un concetto importante da ricordare è che l’equilibrio non è un qualcosa che si trova e basta, ma bisogna mantenerlo: quando si cammina sulla fune, lo si perde a ogni passo e lo si recupera col passo successivo. Ci sono però dei piccoli accorgimenti a cui puoi fare attenzione nella vita quotidiana che possono aiutarti nel farlo:
- Pianifica piccoli momenti di relax durante la giornata, e dei momenti in cui puoi staccare nel breve termine (ad esempio un weekend ogni tanto)
- Bilancia il tempo in cui socializzi con quello in solitudine: sono entrambi fondamentali
- Riposa la mente: puoi praticare meditazione, mindfulness, ascoltare la musica. L’importante è dargli una tregua
- Dai spazio alla creatività, la nostra mente e le nostre emozioni la apprezzano molto
- Dai ascolto alle emozioni: parla con una persona cara, tieni un diario o vai in terapia
- Crea momenti di detox sensoriale: disconnettiti dai dispositivi e goditi il silenzio, in questi casi stare nella natura aiuta molto.
- Concedi al tuo corpo di scaricare la pressione: che ti iscrivi in palestra o fai una passeggiata la sera, l’importante è non accumulare la tensione nel corpo
Per quanto possano sembrare banali, queste sono le piccole cose a cui tendiamo a rinunciare proprio quando ne avremmo maggiormente bisogno.
Trova la ricetta che meglio funziona per te, in base ai bisogni del momento, ai tuoi impegni e a ciò che ti piace di più. Per quanto possa sembrare complicato ritagliarsi questi momenti, scoprirai che invece puoi trovare lo spazio: e se proprio non riesci, ricordati che ogni tanto puoi dire qualche no alle richieste esterne.
Deborah Disparti


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